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LA CICLOSTORICA

Il nostro evento è gioia, divertimento, visitare i luoghi speciali del Lago di Garda e del suo entroterra, mangiare bene e stare con amici e famiglia.

La ciclostorica permetterà ai partecipanti di percorrere le bellissime strade bianche, lungo le colline moreniche del basso Garda, ripercorrendo sentieri, borghi e luoghi della grande battaglia. Un territorio unico in Italia, dove un connubio di storia, natura ed enogastronomia lascerà senza parole i ciclisti e le loro famiglie.

La natura riempie i polmoni, cuore e illumina gli occhi con le innumerevoli bellezze, strade bianche, colline, campi coltivati, vigneti, fiori e boschi. 

Entreremo direttamente nelle corti delle migliori cantine degustando l'eccellenza dei vini del basso Garda, gustando l'ottima cucina locale con sorrisi, divertimento, musica e bella gente.

Napoleone III ordina l'attacco della Guardia alla conquista di Solferino.

LA BATTAGLIA

La Battaglia prende il nome dalla storica battaglia di San Martino e Solferino. Venne combattuta il 24 giugno 1859 nel contesto della seconda guerra d'indipendenza italiana dall'esercito austriaco da un lato e da quello francese e piemontese dall'altro.
La battaglia di Solferino e San Martino fu la più lunga (circa 14 ore) e anche la più sanguinosa mai combattuta per l’indipendenza, superando il numero di perdite in confronto a Waterloo. Al calar della notte l’esercito franco-piemontese vince la battaglia pagando il prezzo, però, di una immane carneficina: più di 300.000 uomini e 900 cannoni si erano scontrati e i morti furono più di 40.000. questa carneficina sconvolse anche lo stesso Napoleone III tanto da indurlo, l’11 luglio del 1859, a firmare l’armistizio a Villa franca – l'Austria cedette la Lombardia a napoleone III che gli cedette il regno di Sardegna – con il quale si conclude la seconda guerra di indipendenza.

Viene ricordata in Italia come primo concreto passo verso l'unità nazionale e in tutto il mondo per aver ispirato a Henry Dunant l'idea della Croce Rossa Internazionale.

CROCE ROSSA

Castiglione delle Stiviere è il paese più vicino, a sei chilometri da Solferino, dove esisteva già un ospedale e la possibilità di accedere all’acqua, elemento fondamentale nel soccorso improvvisato ai novemila feriti che, nei primi tre giorni, vengono appunto trasportati a Castiglione.

Lì si trova anche un cittadino svizzero, Jean Henry Dunant, venuto ad incontrare per i suoi affari Napoleone III. Egli si ritrova coinvolto nella terribile carneficina, aggravato dalla quasi inesistenza della sanità militare. Rimane talmente colpito dalla situazione che decide di descrivere quanto stesse accadendo in quello che diventerà, poi, il suo testo fondamentale: “Un Souvenir de Solferino”, tradotto in più di 20 lingue. Dall’orribile spettacolo nasce in Dunant l’idea di creare una squadra di infermieri volontari preparati, il cui operato potesse dare un apporto fondamentale alla sanità militare: la Croce Rossa.

Dal Convegno di Ginevra del 1863 (26-29 ottobre) nascono le Società Nazionali di Croce Rossa e la quinta a formarsi è proprio quella italiana. Nella 1° Conferenza diplomatica di Ginevra, che termina con la firma della Prima Convenzione di Ginevra (8-22 agosto 1864), viene sancita la neutralità delle strutture e del personale sanitario.

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